Il tie-in videoludico di Tron non è più in grado di funzionare correttamente perché Disney ha deciso di non pagare per i server di SecuROM. E il peggio, con Google Stadia e il cloud gaming, deve ancora venire…
Le tecnologie DRM (Digital-Rights Management) sono una misura tecnologica estremamente popolare presso le grandi corporation e i padroni dei contenuti digitali, un meccanismo pensato per impedire l’utilizzo “non autorizzato” di video, software e videogiochi su PC e altrove. L’utilità pratica delle DRM è discutibile, ma di certo vi è la loro capacità di rendere inaccessibili gli artefatti digitali come il recente caso di TRON: Evolution sta eminentemente a dimostrare.
Distribuito nel 2010 su PC, Xbox 360, PS3 e PSP, Tron: Evolution è il tie-in videoludico dell’universo cinematografico di TRON, un gioco la cui storia fa da raccordo tra il film originale del 1982 e il più recente TRON: Legacy (2010). Gli utenti che hanno acquistato il gioco in passato e solo ora hanno provato a farlo girare, sono incappati in un messaggio di errore dovuto alla famigerata tecnologia di protezione nota come SecuROM.
Stando alle conferme ufficiali arrivate dai rispettivi servizi di supporto, Disney ha a quanto pare deciso di non rinnovare più il pagamento per il “servizio” di autenticazione fornito da SecuROM, quindi il processo di attivazione remota di Tron: Evolution non è più in grado di confermare la legittimità del codice impedendo agli utenti di far girare il gioco.
Le DRM Internet-dipendenti di SecuROM hanno in buona sostanza storpiato e reso inutilizzabili le versioni digitali (vendute tramite Steam) e quelle su disco di Tron: Evolution, anche se c’è chi sottolinea lo scarso appeal del prodotto (mai stato particolarmente popolare presso gli appassionati) e il lungo periodo di tempo trascorso dall’arrivo sul mercato.
Contattata in merito all’accaduto, Disney dice di essere ufficialmente al lavoro su una “soluzione” al problema dell’attivazione fallita di TRON: Evolution, ma il caso rappresenta un importante avviso per gli utenti interessanti al cloud gaming in stile Stadia: se il cloud e lo streaming remoto sono il futuro dei videogiochi, i videogiochi rischiano di non avere più un futuro.