Dal 1° aprile Twitter toglierà le spunte blu, rendendole a pagamento
Come promesso da Elon Musk, le spunte blu di Twitter saranno presto rimosse dagli account, a meno che non ci si iscriva al servizio in abbonamento Twitter Blue. Il verificato sarà disponibile quindi solo agli utenti che pagheranno il servizio.
Il social network ha infatti annunciato che a partire dal 1 aprile rimuoverà le spunta blue degli account che Twitter aveva verificato prima dell’acquisizione di Musk. Questo a meno che non si sia abbonati a Twitter Blue o al piano in abbonamento dedicato alle aziende.
Gli unici utenti Twitter che potranno mantenere il verificato saranno quelli che pagano Twitter Blue, che in Italia costa 8 euro al mese o 84 euro all’anno.
Per aziende e brand, Twitter ha recentemente introdotto un segno di spunta dorato, mentre gli account governativi possono contare sulla spunta grigia. L’abbonamento al nuovo programma Twitter Verified Organizations sarà l’unico modo per mantenere un badge con segno di spunta dorato o grigio. Questo costerà 1.000 dollari al mese (più tasse) e 50 dollari al mese ( più tasse) per ogni subaccount di affiliazione aggiuntivo.
Twitter ha introdotto per la prima volta gli account verificati nel 2009 per aiutare gli utenti a identificare celebrità, politici, aziende, testate e altri account pubblici. L’obiettivo era provare l’autenticità del profilo, non lasciando spazio a impostori o account parodia. Finora l’azienda non ha mai addebitato gli utenti per la spunta blu.
Prima di Elon Musk, Tiwtter permetteva a chiunque di ottenere un segno di spunta blu, e sul sito esistevano 420.000 account verificati. A novembre, due settimane dopo la chiusura dell’accordo con Twitter, Musk ha lanciato Blue con la spunta blu a pagamento. Tuttavia, dopo due giorni, ha dovuto sospendere le iscrizioni quando diversi utenti hanno creato account falsi e parodia, acquistando però il verificato. La società così ha rilanciato Twitter Blue il mese successivo con nuove misure progettate per prevenire gli imitatori.