Le nuove regole europee sull’e-commerce, secondo quanto indica Visa in un suo studio pubblicato di recente, possono complicare la vita agli operatori del commercio, nonché agli stessi consumatori: in particolare, secondo il colosso del credito, sarebbero le novità in termini di strong customer authentication – SCA – a sollevare i maggior interrogativi circa l’esperienza utente.
L’autorità bancaria europea – ABE – vorrebbe infatti che tutte le transazioni compiute online del valore di oltre 10 euro fossero concluse con un checkout in cui venga fatta richiesta di ulteriori azioni da parte degli utenti, come per esempio, la digitazione di una password, o ancora, l’inserimento di un codice o infine di altre formalità appunto per incrementare la sicurezza.
Con queste novità , lamenta Visa, le regole europee metterebbero in sostanza al bando i cosiddetti checkout online veloci, anche nei casi in cui gli utenti avessero già sviluppato una certa forma di fiducia nei confronti del venditore, costringendoli a ripetere queste operazioni di verifica su e-commerce nei quali sono soliti fare acquisti, o ancora, complicando la vita con gli acquisti in-app.
Lo stesso studio di Visa, del resto, mette in evidenza come queste nuove regole andrebbero ad interessare circa la metà delle transazioni compiute dagli utenti europei nel mondo dell’e-commerce e, per confortare la sua tesi, riporta il dato secondo il quale il 61 percento degli utenti sarebbe pronto ad abbandonare l’acquisto qualora il checkout dovesse risultare difficoltoso.
Un’altra problematica sottolineata dal report, inoltre, è la necessità di far uniformare alle regole comunitarie anche gli operatori che si trovano in altre giurisdizioni in cui le regole non sono compatibili, con il risultato che lo shopping al di fuori del Vecchio Continente verrebbe reso impossibile, laddove i siti non implementassero le soluzioni tecnologiche ad hoc.
Staremo quindi a vedere quali saranno i nuovi standard resi noti dall’ABE, la cui pubblicazione avverà il 12 gennaio 2017: gli stessi dovranno infatti recepire le novità introdotte dalla direttiva sui pagamenti psd2, la quale prevede le autenticazioni SCA sulle transazioni digitali.