Il gruppo di Seattle dà l’addio ai sistemi di backup tradizionali e appare sempre più concentrato sui servizi di cloud storage. Con l’ultimo annuncio di martedì, relativo al nuovo servizio Glacier, Amazon tenta di convincere nono solo i provati ma anche le aziende di grandi dimensioni, i centri di ricerca e le istituzioni ad abbandonare le vecchie tecnologie di backup a favore del cloud storage.
Niente più costi di manutenzione e rinnovo dell’hardware dice Amazon, con Glacier si possono archiviare dati all’infinito al prezzo di 1 penny al GByte al mese (0,01 dollaro per 1 GByte di dati), senza alcuna limitazione nella quantità , sia in eccesso che in difetto, senza costi fissi ma pagando solo per lo spazio di archiviazione che si utilizza.
Glacier di fatto elimina i problemi di sottostima o di eccesso di approvvigionamento dello spazio storage, così come della manutenzione di stabilimenti dislocati in aree geografiche lontane e della continua verifica dell’integrità dell’hardware e dei dati. Il nuovo servizio in parte è costruito su Amazon S3, lanciato nel 2006 per il data storing, ma si differenzia da quest’ultimo in due importanti aspetti: il primo riguarda l’accessibilità ai dati archiviati. Mentre con Amazon S3 ogni richiesta di accesso ai dati viene evasa immediatamente e dopo pochi secondi si può fare il download del documento precedentemente archiviato, con Glacier il processo è più lungo e ogni richiesta impiega in media da 3 a 5 ore per essere terminata. Si può chiedere al sistema di essere avvisati mediante una notifica della disponibilità dei dati e una volta che questi vengono recuperati, essi restano disponibili per il download nelle successive 24 ore. La seconda differenza riguarda la percentuale dei documenti ricercabili: con Glacier non si va oltre il 5% dello storage medio mensile se si vuole restare nell’ambito della gratuità . Oltre questa soglia si paga una fee di 0,01 dollari a gigabyte con la possibilità di avere tariffe speciali quando si devono ricercare file in grande quantità e di frequente.
In compenso Amazon assicura un’ infallibilità e integrità del servizio pari al 99, 999999999% per archivio (ogni archivio contiene fino a 40 terabyte di dati). i dati inoltre vengono crittografati utilizzando l’algoritmo AES-256 e Glacier verifica sistematicamente la loro integrità . Stando a quanto scrive Amazon sul blog Glacier è indicato per i dipartimenti delle aziende IT che devono archiviare email, file condivisi, documenti legali e e in genere tutti quei dati che per legge devono essere memorizzati ma che poi per anni restano inutilizzati senza essere mai consultati.
Anche chi lavora nel settore dei media digitali potrà trarre beneficio da Glacier, archiviando file video, musicali, ebook, immagini e filmati di news, così come chi opera nel settore della ricerca scientifica. Glacier viene reso disponibile oltre che nelle principali aree degli Stati Uniti (California, North Virginia, Oregon) anche in Europa, a partire dall’ Irlanda dove ha sede il quartier generale Amazon. Per chi fosse interessato ad approfondimenti Amazon ha previsto anche un seminario on line su Glacier fissato per il 19 settembre prossimo. Qui riportiamo il video esplicativo del nuovo servizio.