USA intentano causa contro TikTok per danni alla salute mentale degli adolescenti
TikTok si trova nuovamente sotto accusa negli USA, questa volta per presunti danni alla salute mentale degli adolescenti. Diversi stati infatti hanno intentato cause legali contro l’app, sostenendo che il design della piattaforma sia strutturato per creare dipendenza, con effetti particolarmente gravi sui giovani utenti.
Le accuse derivano da un’indagine avviata nel marzo 2022 da una coalizione di procuratori generali, che sostiene che TikTok sfrutti il suo algoritmo per agganciare i giovani attraverso meccanismi come lo scorrimento infinito e le notifiche push.
Questi sistemi, secondo i querelanti, creano una dipendenza simile a quella da sostanze, rilasciando dopamina attraverso un flusso continuo di contenuti personalizzati. L’accusa sottolinea che i giovani, più vulnerabili a queste dinamiche rispetto agli adulti, sono esposti a un maggiore rischio per la loro salute mentale.
Le accuse riflettono una preoccupazione crescente negli USA riguardo all’impatto delle piattaforme social sui minori. Il caso contro TikTok è simile a quello contro Meta, in cui una coalizione di 42 procuratori generali ha accusato l’azienda di impiegare processi che sfruttano la psicologia dei giovani per mantenerli agganciati alle sue piattaforme.
TikTok è in procinto di presentare ricorso contro il disegno di legge, approvato dal Senato degli USA e dall’attuale Presidente Joe Biden.
A meno che Trump non venga rieletto il mese prossimo. L’ex presidente ha giurato di “salvare TikTok” se tornasse in carica, il che potrebbe rappresentare la grande speranza di TikTok di restare attivo nel paese.
Nonostante la pressione sempre maggiore da parte degli stati, il Congresso è stato lento nel prendere provvedimenti significativi a causa di disaccordi politici e mancanza di consenso. Tuttavia, con il rischio di un divieto completo di TikTok negli USA per presunti legami con il governo cinese, la situazione potrebbe evolversi rapidamente. Il destino di TikTok quindi rimane incerto, ma è chiaro che non saranno mesi facili per l’applicazione.