Da Washington confermano che per ora non ci sarà alcun “alleggerimento” del bando di Huawei negli USA, e il colosso cinese risponde presentando il suo nuovo OS open source: HarmonyOS verrà usato negli smartphone solo se Android continuerà a essere off-limits.
La guerra dei dazi tra USA e Cina a mezzo Huawei avrebbe dovuto allentarsi grazie alle nuove concessioni per il colosso asiatico degli smartphone, e invece pare proprio che la contesa commerciale tra le due superpotenze mondiali si inasprirà ancora di più. L’hi-tech, in questo caso, è vittima di un gioco ben più grande e pericoloso.
Gli USA avrebbero infatti deciso di rimandare (alle calende greche?) la decisione di allentare il bando contro Huawei in seguito alla volontà espressa dalla Cina di interrompere l’acquisto dei raccolti dai coltivatori statunitensi, uno scenario che ha poco a che fare con l’hi-tech ma che rappresenta una nuova, problematica escalation della guerra dei dazi tra Washington e Pechino.
Vista la perdurante volontà dell’Amministrazione Trump di alzare il tiro con minacce di nuove tariffe sull’import dei prodotti cinesi, a Pechino hanno deciso di colpire il presidente americano dove fa più male – ovvero nelle attività agricole di quegli stati in cui l’attuale presidente ha raccolto una parte significativa dei voti che lo hanno portato alla Casa Bianca.
La Cina acquisterà i raccolti dal Brasile e da altri paesi, dunque, di fatto scatenando una crisi da cui i coltivatori statunitensi potrebbero non riprendersi più e che già oggi sono in grado di sostenere solo grazie al generoso piano di sussidi federali (dal valore di decine di miliardi) avviato da Trump.
Il perdurante bando per il business degli smartphone di Huawei rappresenta in questo caso solo un effetto collaterale di una partita che si inasprisce ancora, ma la corporation cinese non sta certo a guardare e presenta ufficiale al pubblico il suo nuovo sistema operativo chiamato HarmonyOS.
Noto in precedenza come Hongmeng, HarmonyOS ha debuttato in occasione dell’edizione 2019 dell’HDC qualificandosi come un concorrente di Google Fuchsia. Anche l’OS cinese avrà infatti un design a base di micro-kernel e sarà pensato per adattarsi a diversi scenari di utilizzo, arrivando su dispositivi quali apparati IoT, SmartTV, smartwatch e tablet e persino computer.
E gli smartphone? HarmonyOS verrà utilizzato sui cellulari solo nel caso in cui Huawei fosse costretta a fare a meno dell’accesso alla versione commerciale di Android, ha minacciato la corporation, mentre sul fronte della compatibilità il nuovo OS dovrebbe permettere l’esecuzione di app realizzate per browser HTML5, Linux e ovviamente per il succitato Android.