Le autorità americane ed europee hanno approvato ieri la maxi operazione da 12,5 miliardi di dollari con cui Google acquisisce Motorola Mobility ma vigileranno con molta attenzione sull’uso che la società di Mountain View farà dei 17.000 brevetti e 7500 applicazioni che Motorola le porta in dote.
“Il nostro assenso all’operazione non significa che non siamo preoccupati del possibile abuso che Google potrebbe fare di questi brevetti, legandoli ad esempio ai dispositivi Android” ha commentato Joaquin Almunia, Commissario alla Concorrenza in seno all’Unione Europea.
Per questo la Commissione Europea si riserva di tenere sotto osservazione le mosse future di Google. L’operazione è invece ancora soggetta ad approvazione in Cina e Taiwan.
Per Google Motorola Mobility significa avere accesso a una quantità di nuovi modelli di smartphone su cui veicolare Android. La guerra per aggiudicarsi i brevetti tecnologici nel settore degli smartphone non conosce sosta. Il Dipartimento di Giustizia Americano ha appena avvallato il nascente consorzio tra Apple, RIM, Microsoft, EMC e Sony, sorto sulle ceneri del gigante delle tlc Nortel Networks , che lo scorso luglio aveva acquisito dalla società canadese finita in bancarotta 6000 brevetti e relative applicazioni per un valore di 4,5 miliardi di dollari. Infine è tuttora in corso la vertenza legale tra Samsung Electronics ed Apple, per violazione di brevetti sui Samsung Galaxy.