Atterrato sul suolo marziano (nel cratere Gale) il 6 agosto del 2012, il rover Curiosity continua a svolgere diligentemente la propria missione esplorativa grazie a strumenti scientifici, un braccio robotico e a una doppia fotocamera in grado di scattare sequenze (a 10 frame al secondo) in colori visibili e non solo.
Proprio grazie alle sue fotocamere (Mastcam), tra il 24 novembre e l’1 dicembre 2019 Curiosity ha permesso di realizzare uno scatto panoramico dalla risoluzione gigantesca – il più grande fin qui prodotto dice NASA. Composto da 1,8 miliardi di pixel e più di 1.000 immagini individuali, il panorama fotografico è stato poi trasformato in un video commentato nel corso dei mesi successivi.
Come sottolineato da Ashwin Vasavada del Mars Science Laboratory Project, il mega-panorama catturato tramite Mastcam fornisce una visione d’insieme delle caratteristiche tipiche del suolo marziano con terreno brullo e polveroso, costoni di crateri e siti di impatto (asteroidi, comete) dalle dimensioni impressionanti.
Grazie ai dati scientifici e alle immagini raccolte dai tanti strumenti presenti a bordo di Curiosity, gli scienziati NASA stanno in questi anni ammassando un gran numero di informazioni sull’inospitale ambiente di Marte.
L’obiettivo finale è sempre quello: preparare (letteralmente) il terreno per l’arrivo dei primi astronauti in carne e ossa. Il panorama da 2 gigapixel by Curiosity è esplorabile anche in virtualità grazie a un video a 360° pubblicato online da NASA.