Un “desktop” grande come un pendrive (o poco più), che potete tranquillamente infilare in tasca: è questa l’essenza dei Pc Stick, un formato promosso da Intel e basato su una piattaforma hardware nata in origine per il mondo tablet. Dopo la prima generazione (trovate la nostra prova qui) arrivano adesso sul mercato anche i dispositivi di seconda generazione. Come il VivoStick di Asus, annunciato proprio oggi e disponibile a un prezzo di 179 euro. Le differenze, con la generazione precedente (il QM1), sono sostanziali, sia a livello di hardware che di funzionalità . Vediamole nel dettaglio.
In questa generazione di Pc Stick si aggiorna il “cervello” passando da un Intel Atom Z3735F a un processore sempre Atom, ma x5-Z8350. Due architetture diverse (Bay Trail-T il primo, Cherry Trail-T il secondo) con due processi produttivi diversi, passando dai 22 ai 14 nm. L’approccio è sempre quello del SoC (system on a chip), con Cpu quad core, ma nell’Atom x5-Z8350 aumenta leggermente la frequenza operativa. Se la parte Cpu vede un incremento prestazionale indubbiamente limitato, la parte Gpu invece risulta decisamente potenziata, passando dalle 4 execution unit alle 12 del nuovo modello.
Non cambia, invece, nella soluzione Asus, la parte memoria (sempre 2 GB di Ddr3L) e storage (32 GB di tipo eMmc). Dal punto di vista delle connessioni di input/output, il VivoStick integra adesso due porte Usb “standard” – una di tipo 2.0 e una 3.0 – e un minijack audio, oltre alla porta micro Usb (riservata però all’alimentazione) e all’uscita Hdmi. Migliorata anche la connettività di rete, che vede adesso un Wi-Fi 802.11ac e un Bluetooth 4.1. È invece assente, purtroppo, lo slot per la memoria micro Sd. In dotazione, oltre all’alimentatore e a una piccola prolunga Hdmi, Asus ha inserito il VivoStick Holder, un supporto utile per collocare il dispositivo sulla cornice del monitor o della Tv.
Se il primo modello era una “rivisitazione” del progetto di Intel, in questo VivoStick si vede di più la mano di Asus, come il pulsante on/off che richiama la famiglia Zen, o il design del corpo, smussato, che rende il VivoStick simile a una penna (o a un evidenziatore).
Segnaliamo infine che, accanto alla piattaforma hardware, Asus ha rilasciato un’app specifica, VivoRemote, che consente di trasformare il vostro smartphone in un vero e proprio telecomando intelligente, ricreando le funzioni di tastiera e touchpad.
Ecco, nel dettaglio, le differenze tra il VivoStick e il QM1: