Dopo le Olimpiadi 2016 di Rio – dove lo sport ha potuto beneficiare in tanti modi differenti del potenziale della tecnologia – è il torneo del Grande Slam degli US Open 2016 l’occasione ottimale per sfoggiare le capacità di IBM Watson. In questa occasione, il supercomputer dell’azienda statunitense verrà sfruttato per funzioni di cognitive computing, cloud e infine pure per gli analytics.
Lo scopo di questa partnership tra lo sport di alto livello e la tecnologia di punta, è proprio quello di rivoluzionare l’esperienza utente dei fan attraverso la fruizione di servizi avanzati messi a disposizione attraverso le app ufficiali degli US Open. In particolare, le persone potranno porre domande (parlando semplicemente) alla macchina, che si preoccuperà di rispondere come se fosse un maggiordomo.
Domande relative a trasporti, ristorazione, servizi e strutture troveranno risposta attraverso l’app US Open Mobile Guest Services, permettendo agli spettatori di orientarsi meglio all’interno del torneo. Grazie poi alla capacità di autoapprendimento di Watson, l’app sarà in grado di offrire risposte sempre più puntuali alle domande degli utenti, i quali potranno contare così su una soddisfazione completa delle proprie necessità .
Watson assicurerà poi altre funzioni per rendere ancor più “tecnologico” questo torneo del Grande Slam, sfruttando IBM Bluemix, con il risultato che gli utenti potranno contare su un’esperienza interattiva ai massimi livelli, con Watson Speech-to-Text che si occuperà per esempio di sottotitolare le interviste, o ancora, con Watson Visual Recognition che si occuperà di riconoscere – nelle foto – la presenza di giocatori e VIP.
Con il lancio di app per device mobile di IBM SlamTracker, gli appassionati potranno poi ottenere analisi ancor più interessanti sulle performance degli atleti durante le partite, per comprendere in particolare le dinamiche delle stesse sfide, offrendo anche una sorta di cronologia del tipo di gioco offerto in determinate circostanze.