Windows 7 non riceve aggiornamenti da gennaio 2020, ma ancora 100 milioni di utenti Microsoft lo usano sul proprio PC
A gennaio 2020, Windows 7 ha smesso di essere supportato sui dispositivi, ma nonostante questo ancora 100 milioni di utenti lo stanno utilizzando. Alcune aziende, prossime al passaggio a Windows 10, hanno pagato un’estensione del supporto della versione 7, per altri tre anni, ma molti privati continuano a usarlo.
I dati sono forniti dal sito web ZDNet, che comunque rincuora Microsoft, spiegando che da quando la versione Windows 7 è stata disattivata la percentuale di utenti che ne faceva utilizzo si è ristretta. Solo nel 200, 100 milioni di utenti hanno aggiornato il proprio PC, o scelto di passare a una nuova versione con supporto Windows 10.
Ormai è quindi trascorso un anno dall’ultima volta che Windows 7 ha ottenuto un aggiornamento. Nonostante questo almeno un quinto degli utenti Windows sta ancora utilizzando un sistema operativo obsoleto. In molti sembrano quindi non voler abbandonare un supporto che hanno imparato a conoscere bene. Forse perché riluttanti all’idea di dover ricominciare tutto dall’inizio con Windows 10.
Le altre percentuali di utenti Windows si concentrano in maggior parte su Windows 10, seguito dal 7 al secondo posto e poi dalla versione Windows 8/8.1. Ci sono poi ancora attivi computer che usano Windows XP, anche se si tratta di una percentuale dell 1%.
Non è possibile stimare con certezza il numero di utenti che ancora utilizzano Windows 7 sul loro PC. Le statistiche permettono di ipotizzare tuttavia che le installazioni del sistema operativo siano ancora attive per almeno 100 milioni di utenti. Tante persone dunque ancora nel corso del 2020 hanno sfruttato questa versione.
Per le aziende che hanno esteso il contratto di supporto di Windows 7, brutte notizie. Il costo annuale è raddoppiato e quindi, per non sostenere spese troppo alte, in molti dovranno presto volgersi al 10 e scindere il contratto triennale per l’estensione del 7.