X a pagamento per tutti? Parla Elon Musk
Se siete utenti di X, l’ex amato Twitter, questa notizia sicuramente non passerà inosservata ai vostri occhi! Pare infatti che Elon Musk abbia lanciato l’idea di far pagare i messaggi della piattaforma. Il proprietario ha intenzione di muoversi “verso un piccolo pagamento mensile”.
Secondo il pensiero di Musk, come citato da TechCrunch, questa trovata su X potrebbe aiutare la piattaforma a liberarsi dei Bot presenti. Per lui si tratta dell’unico modo per poterli combattere.
Stando al suo pensiero, anche se un bot costa pochissimo (si parla di una frazione di centesimo), nel complesso il costo effettivo potrebbe scoraggiarne l’espansione su X. Ciò significa dunque che se un creatore di bot volesse crearne dei nuovi, avrebbe bisogno di pagare ulteriormente.
L’annuncio al momento non ha destato alcun effetto positivo negli utenti, contrariati da questa iniziativa.
Le dichiarazioni di Elon Musk sulla libertà di parola
Non solo questa parentesi su X. Elon Musk ha incontrato Benjamin Netanyahu. Insieme al Il leader di Tel Aviv ha avuto di che discutere. Quest’ultimo ha infatti esortato il proprietario del social a ricostruire un equilibrio tra la libertà di espressione e la lotta all’incitamento all’odio.
L’intervento non è casuale data la diffusione di contenuti antisemiti su X. Dal canto suo Musk a inizio mese aveva attaccato l’Anti-Defamation League, Aveva accusato infatti l’organizzazione non-profit, che combattere l’antisemitismo, di esser la principale indiziata del tracollo delle entrate pubblicitarie per X:
“Ovviamente sono contro l’antisemitismo. La libertà di parola significa qualche volta dire qualcosa che non piace ad altri. Non rimuoveremo i discorsi d’odio. Spero riusciate a trovare nei confini del Primo Emendamento una modalità per combattere l’antisemitismo. Lo so che sei impegnato a farlo. Ritengo sia importante condannarlo”, come su Repubblica.
Musk sostiene che sia necessario allentare le critiche degli ebrei americani, secondo i quali sotto la sua guida X è divenuta veicolo di odio antisemita. Lo stesso imprenditore ha attaccato e lo stesso imprenditore ha attaccato l’Anti Defamation League ebraica, a detta sua responsabile di accuse antisemite false contro il social.