Testi precisi, colori brillanti, buone prestazioni e costi accessibili, per gli uffici che rispettano l’ambiente.
Presentata nell’ultimo trimestre dello scorso anno, la ColorQube 8580 è un’unità di stampa dedicata alle piccole e medie imprese che richiedono un’alta resa qualitativa in bianco/nero e a colori, pur rimanendo entro budget limitati. Disponibile in due versioni differenziate unicamente dalla presenza del duplex (opzionale nella 8580N e di serie in quella DN), questa ColorQube sostituisce il modello 8570 e rappresenta la nuova entry level della linea di prodotti basati sulla tecnologia solid ink proprietaria di Xerox, acquisita da Tektronic agli inizi del 2000. Si tratta di un sistema ormai ampiamente consolidato e affinato nel corso degli anni, che può essere inteso come una sorta di ibrido tra le tecnologie di stampa inkjet a inchiostri liquidi e quelle laser basate sull’impiego di toner.
In estrema sintesi, al posto delle consuete cartucce o taniche di inchiostri le ColorQube utilizzano degli stick di inchiostri solidi a base di resina pigmentata – sostanzialmente simili a dei pastelli – che durante il processo di stampa vengono fusi e veicolati attraverso le testine su un tamburo cilindrico di trasferimento che imprime l’immagine sul supporto cartaceo. Il contatto con il substrato provoca l’immediato raffreddamento e la solidificazione dell’inchiostro, prevenendo così fenomeni di strisciature o sbavature. La tecnologia solid ink presenta alcuni indiscutibili benefici sia sul piano prestazionale sia a livello generale, poiché riesce a coniugare efficacemente i pregi dell’inkjet con il laser, minimizzando gli aspetti negativi di entrambi i sistemi.
L’impatto ambientale, dell’inchiostro solido, è minimo. Grazie alla totale assenza di rifiuti tossici da smaltire, gli stick vengono pressoché interamente consumati durante la stampa, lasciando un minimo residuo, eliminabile come rifiuto comune. Inoltre gli inchiostri, costituiti da blocchetti di ridotte dimensioni – ma in grado di assicurare un’elevata autonomia di stampa – hanno un minor impatto ambientale consentendo di ridurre l’imballo fino al 90 %, a beneficio dell’intera catena distributiva e di stoccaggio. Sul piano tecnico, la ColorQube 8580DN si caratterizza per il motore in grado di raggiungere il picco delle 51 ppm in modalità Colore veloce (che scendono a 30 ppm in modalità standard), con un output fino a 2.400 dpi, risoluzione massima ottenuta attraverso l’algoritmo d’interpolazione proprietario Xerox FinePoint. Il ciclo di funzionamento massimo può raggiungere 85.000 pagine mensili non continuative, mentre il volume di stampa medio mensile consigliato è compreso tra le 1.000 e le 8.000 copie. Per massimizzare la produttività è possibile espandere la sezione di alimentazione della carta, aumentando la capienza standard di 625 fogli (525 nel cassetto più 100 nel vassoio multiformato) mediante l’aggiunta di vassoi opzionali – fino a un massimo di tre – per un volume complessivo pari a 2.200 fogli.
La dotazione di serie comprende inoltre il duplex, le porte di comunicazione Usb 2.0 e Fast Ethernet e un pannello di controllo con display Lcd, di dimensioni ridotte ma comunque sufficiente per amministrare funzioni e opzioni principali. Per incrementare la versatilità della stampante sono disponibili dei kit di produttività opzionali (memoria Ram e disco Ssd) che aggiungono o potenziano funzioni quali, per esempio, la fascicolazione dei lavori, la stampa protetta e l’archiviazione di font e moduli.