Non sono passati molti giorni da quando la società di Sunnyvale è finita sotto i riflettori a causa dei ripetuti scandali relativi ai dati dei suoi utenti: dopo il furto di 500 milioni di credenziali di accesso degli iscritti, il trasferimento di milioni di e-mail all’NSA e all’FBI, stavolta Yahoo fa parlare di sé a causa delle presunte discriminazioni messe in atto dalla Mayer nei confronti degli uomini.
Ad aver citato in giudizio il colosso californiano sarebbe stato un ex manager, il quale, in seguito al licenziamento ha deciso di affrontare di petto la questione, trascinando in tribunale Yahoo e, soprattutto, accusando la (già ) traballante CEO di presunte discriminazioni di genere contro dipendenti uomini, con casi che sono sfociati addirittura in licenziamenti.
Dopo esser stato allontanato nel 2015 da parte di Marissa Mayer, l’ex manager – rimasto in carica per circa altri tre anni e mezzo – ha deciso di depositare la sua azione civile presso il tribunale di San Jose, in California, sottolineando nella sua domanda di giudizio come Marissa Mayer abbia utilizzato un modello di valutazione dei collaboratori discriminatorio verso gli uomini.
Staremo a vedere come evolverà la vicenda, in un quadro che vede la CEO sempre più messa all’angolo dai tanti scandali che la stanno travolgendo negli ultimi tempi, e che stanno anche complicando il processo di acquisizione di Yahoo da parte di Verizon.