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YouTube estende il programma pilota per limitare il deepfake di artisti e personaggi famosi

Nicolo Figini | 10 Aprile 2025

YouTube

YouTube sta estendendo il programma per proteggere gli artisti e i personaggi famosi dal deepfake con l’AI

YouTube sta espandendo il proprio programma per lottare contro i deepfake che minerebbero l’identità di artisti e personaggi famosi. Ecco cosa sta succedendo.

YouTube contro il deepfake

L‘intelligenza artificiale è un grande aiuto per tutti coloro che decidono di utilizzarla con responsabilità. Tuttavia, c’è anche una parte oscura che viene a galla non appena i truffatori o i malintenzionati decidono di approfittarsene per il loro tornaconto personale.

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L’AI ha fatto capolino anche su YouTube e per tale ragione la piattaforma ha deciso di aderire e sostenere quello che si chiama “No Fakes Act“, il quale è stato reintrodotto dal Congresso degli Stati Uniti nella giornata di mercoledì.

Il servizio, come riporta anche Deadline, ha spiegato in una nota di aver espanso il suo programma pilota volto a identificare i contenuti generati dall’intelligenza artificiale in merito al deepfake. Si tratta di quella pratica in cui vengono creati foto o, in questo caso, filmati di persone famose (o anche comuni ma che non c’entrano nulla con una data situazione) spacciandoli per reali.

Leslie Miller, vice presidente delle Politiche Pubbliche di YouTube, ha affermato: “Per quasi due decenni la piattaforma è stata in prima linea nella gestione dei diritti. Capiamo l’importanza del collaborare con partner che affrontano questi problemi proattivamente. Ora, stiamo applicando questa conoscenza e la nostra partnership per assicurare l’impiego responsabile di innovativi strumenti AI“.

Quindi, il No Fakes Act darebbe la possibilità ai singoli individui di controllare l’uso del loro aspetto online. Tutto ciò andrebbe a limitare fortemente la pratica del deepfake e dei cloni virtuali. Lo scorso anno tale proposta era stata fatta ma non era riuscita ad avanzare nel Congresso.

Una soluzione, che se dovesse diventare realtà, potrebbe portare un po’ di sollievo nella vita di molti utenti che si espongono pubblicamente.