Le CPU basate sulla nuova architettura di AMD sono già in circolazione, e i primi test confermano un significativo incremento delle prestazioni in ambito IPC. Zen 3 segnerà finalmente il sorpasso tecnologico di AMD su Intel?
L’architettura Zen 2 ha confermato la bontà delle soluzioni tecnologiche di AMD per il mercato delle CPU consumer e server, i processori Ryzen sono oggi in grado di giocarsela con le più potenti CPU Intel ma quest’ultima ha ancora il vantaggio quando è necessario avere a disposizione la “forza bruta” delle prestazioni ad alti valori di IPC.
Tutto questo potrebbe però cambiare, e in maniera sostanziale, con il debutto di Zen 3: l’architettura x86 di prossima generazione verrà adottata sia per le CPU server (nome in codice “Milan”) che per quelle consumer (Ryzen 4000), potrà contare su un processo produttivo a 7nm migliorato (7nm+ EUV) e vanterà secondo le indiscrezioni un incremento di prestazioni IPC vicino a un impressionante +20%.
Oltre al nuovo processo produttivo, dicono i rumor, Zen 3 introdurrà una nuova configurazione SoC (System-on-a-Chip) nel modo in cui sono organizzati i core computazionali all’interno delle CPU: la nuova architettura di AMD adotterà un singolo modulo CCD (core complex die) unificato contenente 8 core, con una memoria cache di terzo livello (L3) condivisa (32MB) accessibile da tutti e 8 i core contemporanemanete.
Il modulo CCD octa-core servirà a ridurre in maniera sensibile la latenza nelle comunicazioni tra i core di processore, mentre la cache L3 da 32MB permetterà di stoccare un maggior numero di istruzioni e dati da processare per ogni CCD. Si parla di limare sui nanosecondi, ma gli effetti del nuovo design di Zen 3 dovrebbe segnare un aumento delle performance IPC di circa il 17% nei carichi di lavoro misti (calcoli in virgola mobile e su numeri interi).
I rumor sulle performance di Zen 3 arrivano da chi, in buona sostanza, sta già testando sul campo i prototipi di CPU Ryzen e Milan next-gen forniti direttamente da AMD. Per l’arrivo delle versioni definitive dei chip occorrerà invece attendere dai 6 ai 12 mesi, e una cosa a questo punto appare certa: il 2020 sarà un anno parecchio interessante per il mercato delle CPU x86, sia in ambito consumer (leggi videogiochi) che enterprise.