L’architettura Ampere è ancora ufficialmente un mistero, ma il numero di leak e indiscrezioni sulle caratteristiche e la potenza delle GPU NVIDIA di nuova generazione cresce con cadenza quasi settimanale. Gli ultimi rumor sulla next-gen della casa californiana parlano di performance (e dimensioni del frame buffer) davvero senza precedenti.
Come al solito, i rumor in oggetto provengono dalle nuove voci comparse nei benchmark online – e su Geekbench in particolare. Due GPU NVIDIA ancora “sconosciute” fanno registrare rispettivamente 184.096 punti e 141.654 punti nel benckmark OpenCL, stracciando letteralmente quelle che fin qui rappresentavano la vetta prestazionale dell’offerta di GPU NVIDIA per il mercato professionale e consumer.
Le due nuove GPU sono configurate rispettivamente con 118 Compute Unit (CU) e 108 CU, un setup che, qualora NVIDIA adottasse gli stessi parametri architetturali di Turing, si tradurrebbe in una disponibilità di 7552 e 6912 CUDA Core. A titolo di confronto, la GPU Quadro RTX 8000 include 72 CU con 4608 CUDA Core. I punteggi in OpenCL sono un altro record, visto che un dinosauro di potenza come Titan RTX raggiunge “appena” 132.804.
Le nuove GPU Ampere comparse in Geekbench offrirebbero dunque un incremento di prestazioni di quasi il 40% rispetto a Titan RTX, numeri destinati persino ad aumentare considerando la natura di prototipo e le frequenze di funzionamento “calmierate” delle schede.
E’ improbabile, in ogni caso, che le nuove GPU rappresentino l’incarnazione GeForce di Ampere: la quantità di memoria inclusa nelle schede è di 24 e 48 gigabyte, numeri decisamente inusuali per un prodotto consumer. Se ne dovrebbe sapere di più (e finalmente con informazioni ufficiali) in occasione della prossima GPU Technology Conference (GTC), conferenza dedicata alla tecnologia grafica di NVIDIA che quest’anno si terrà in teleconferenza a causa dei rischi sanitari posti dal nuovo coronavirus.