Atari, o per meglio dire quel che resta dello storico marchio che negli anni ’70 ha gettato le fondamenta di ciò che in seguito diventerà il mercato dei videogiochi arcade, su console e “home computer”, si metterà presto a costruire hotel. Strutture che, prevedibilmente, saranno permeate da un tema dedicato esclusivamente al mondo videoludico di cui sopra.
Atari Hotels, questo il nome della nuova linea di strutture di accoglienza che Atari intende costruire a partire dai prossimi mesi, offriranno un viaggio tematico nelle esperienze interattive di ieri, oggi e domani. Una sorta di parchi a tema in stile Disney, insomma, con installazioni per giocatori di “ogni età e abilità” senza dimenticare gli ultimi ritrovati tecnologici in ambito di realtà virtuale (VR) e realtà aumentata (AR).
Progettati e costruiti in partnership con GSD Group, gli Atari Hotels sfrutteranno un fenomeno commerciale non più limitato ai “nerd” o agli appassionati poco loquaci con l’altro sesso: nel solo 2019, sostiene Atari, più di 2,5 miliardi di persone in tutto il mondo hanno speso la bellezza di 152 miliardi di dollari sugli acquisti di videogiochi. Il marchio Atari dovrebbe servire da catalizzatore per i potenziali clienti, le manifestazioni e gli eventi di esport in una ideale unione tra passato e futuro dell’industria videoludica.
Il primo degli Atari Hotels verrà costruito nel 2020 a Phoenix, in Arizona, con una successiva e già pianificata espansione del franchise a Las Vegas, Denver, Chicago, Austin, Seattle, San Francisco e San Jose. Non sono noti, al momento, eventuali iniziative per la realizzazione di strutture a tema ludico anche in ambito internazionale al di fuori degli USA.