Pubblicato originariamente nel 1992 per sistemi MS-DOS e compatibili, Ultima VII rappresenta secondo molti il pinnacolo dei giochi di ruolo per computer con visuale a volo d’uccello. Un progetto di CRPG mastodontico, basato su tecnologie proprietarie che ne hanno sempre reso difficile l’esecuzione già sui PC dell’epoca.
Ultima VII, per dirne una, era totalmente incompatibile con Windows 95 a causa di un gestore di memoria interno non-standard chiamato Voodoo Memory Manager. Oggi è possibile rivivere l’esperienza dell’Avatar alla ricerca delle Virtù grazie a emulatori come DOSBox e PCem, oppure ci si può rivolgere a un progetto come Exult per rigiocare al classico di Richard Garriott anche su sistemi operativi moderni.
In maniera non dissimile da quanto fa ScummVM, Exult ricrea l’engine di Ultima VII con codice (C++) in grado di girare in maniera nativa sugli OS recenti; certo occorre avere a disposizione i file della grafica e dei dati originali del gioco, ma a parte questo con Exult è possibile giovare di svariati upgrade in grado di migliorare la “qualità della vita” durante le nostre sessioni a zonzo per lo sconfinato mondo di Britannia.
Exult supporta entrambe le parti in cui è divisa l’esperienza di Ultima VII (The Black Gate e The Serpent Isle), ed è in grado di girare su tutti gli OS per PC di utilizzo corrente grazie all’impiego delle librerie SDL. Nei giorni scorsi gli sviluppatori hanno distribuito una nuova versione dell’engine (Exult 1.6), una release che arriva a 10 anni di distanza dalla versione precedente, sacrifica la compatibilità con Windows 9x/NT (a causa del passaggio a SDL2) ma include diversi miglioramenti e opzioni aggiuntive.
Pagina ufficiale del download di Exult 1.6 per Windows, Linux e macOS