Quattro anni dopo lo sfortunato (e oggi largamente misconosciuto) debutto del Principe nelle produzioni in grafica tridimensionale con Prince of Persia 3D nel 1999, Ubisoft riporta in auge il brand con uno dei videogiochi più importanti dello scorso decennio. Prince of Persia: Le Sabbie del Tempo può contare sul contributo e gli input di Jordan Mechner, creatore del mitologico platformer cinematico delle origini, e conquista sia la critica che il pubblico vendendo milioni di copie.
Nella sua nuova avventura, il Principe di Persia dovrà vedersela con le Sabbie del Tempo, una forza misteriosa in grado di canalizzare e manipolare lo scorrere del tempo attraverso un apposito Pugnale. Giovane eroe desideroso di guadagnarsi l’approvazione del padre, il Principe conquisterà il Pugnale ma dovrà vedersela con un mondo trasfigurato dalla liberazione delle Sabbie. Un mondo di creature ostili, Visir doppiogiochisti e principesse di cui non ci si potrà fidare mai fino in fondo…
Il gameplay de Le Sabbie del Tempo è universalmente considerato come l’inizio della “rivoluzione parkour” nei giochi in terza persona: il Principe è in grado di correre sui muri, saltare e aggrapparsi a qualsiasi sporgenza, raggiungere posizioni impensabili con acrobazie fluide e rese splendidamente dall’engine 3D già usato per Beyond Good & Evil (Jade). Tutto scorre fluidamente, in Le Sabbie del Tempo, anche le scene di combattimento dove il Principe può sfoggiare la sua padronanza della spada ed (eventualmente) dei poteri del Pugnale del Tempo.
Certo, Prince of Persia: Le Sabbie del Tempo è tutt’altro che perfetto, impiegando un sistema di telecamere che è ad esempio famigerato per offrire regolarmente il peggior punto di vista all’azione piuttosto che il contrario. Giocando con mouse e tastiera su PC si ha un controllo maggiore sulla visuale, e quindi un’esperienza di gioco più soddisfacente.
Con Le Sabbie del Tempo, Ubisoft getta le fondamenta dell’avventura moderna del Principe di Persia sviluppando due sequel diretti (Spirito Guerriero, I Due Troni), un reboot uscito nel 2008 (chiamato semplicemente Prince of Persia) e un ottavo capitolo uscito nel 2010 (Le Sabbie Dimenticate). Il campione degli action-parkour è ora Assassin’s Creed, saga “derivativa” de Le Sabbie del Tempo, ma gli appassionati sono da anni in attesa di un nuovo capitolo delle avventure del Principe più sfortunato e coraggioso della storia del gaming.