Prima del suo avvento sul mercato il mercato del mobile gaming sembrava ormai manifestare gli inequivocabili segnali di un rallentamento dell’innovazione, nonché da una saturazione. Poi, l’arrivo di Pokemon Go ha letteralmente cambiato le carte in tavola, dando un nuovo impulso ad un settore che potrebbe ora rinascere.
Il motivo per il quale i videogiochi sugli smartphone potrebbero tornare a spopolare è riassunto in due semplici (ma dal potenziale infinito) parole: realtà aumentata, un concetto capace di affascinare giocatori di ogni dove, spingendo anche le persone a preoccuparsi di prenotare taxi per andare in cerca dei mostriciattoli, o ancora, di lanciarsi in indimenticabili sfide per catturare tutti i Pokemon e trionfare nel gioco di Pokemon Go.
Nel loro report, gli analisti di Frost and Sullivan sottolineano come il comparto gaming (sia software sia hardware) abbia registrato ricavi pari a 52 miliardi di dollari nel corso del 2015, in crescita del 13 percento sebbene le console abbiano conosciuto una contrazione in termini di vendite. Tuttavia, questa peformance globale non è tale da giustificare un maggior ottimismo circa gli sviluppi futuri di un settore che dà anche tanto lavoro.
I ricercatori, infatti, indicano come mercati quali il Giappone, l’Europa, gli USA o la Corea siano ormai prossimi alla saturazione e, ancora, nei cosiddetti paesi emergenti non vi è ancora un fenomeno così esteso, in ragione anche delle limitate soluzioni disponibili per la gestione dei pagamenti: ma la buona notizia, come detto, viene invece dal comparto del mobile gaming, dove grazie a titoli come Pokemon Go, ci sono ancora margini di crescita.
Questo gioco, basato su realtà aumentata e GPS, sembra fungere da precursore per l’avvento dell’AR sui device di mezzo mondo: del resto, anche società come Microsoft, Apple e Facebook si sono ingaggiate in questa sfida. Quale sarà il prossimo successo del mobile gaming che sfrutta la realtà aumentata?