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Test: Radeon R9 295X2, grafica 4K con due Gpu raffreddate a liquido

Redazione | 1 Luglio 2014

AMD Gaming Vga

Destinata ai videogiocatori che cercano prestazioni da record e non accettano compromessi con soluzioni Eyefinity e Ultra Hd. Sviluppata sotto […]

Destinata ai videogiocatori che cercano prestazioni da record e non accettano compromessi con soluzioni Eyefinity e Ultra Hd.

Sviluppata sotto il nome in codice Project Hydra, la Radeon R9 295X2 è la nuova scheda grafica top di gamma proposta da Amd nel segmento dei prodotti 3D non professionali. Al momento questo modello con doppia Gpu su un singolo Pcb è il più veloce del mercato, in diretta concorrenza con le soluzioni Sli basate su due schede GeForce GTX 780 Ti. Nvidia ha annunciato di recente la Titan Z con doppia Gpu, ma per questo modello il prezzo di acquisto dichiarato è più del doppio di quello indicato per la soluzione Amd.

Per garantire la stabilità  delle due Gpu di classe Hawaii XT, la R9 295X2 è equipaggiata con un sistema di raffreddamento ibrido che combina una ventola di tipo tradizionale con un circuito a liquido prodotto da Asetek. Questo è composto di due waterblock – uno per singola Gpu – il cui spessore ha permesso di contenere l’ingombro della scheda a due soli slot Pci Express. I due waterblock sono collegati a un radiatore con ventola e dimensioni complessive pari a 120 x 152 x 64 millimetri. La presenza del radiatore richiede di valutare attentamente lo spazio all’interno del telaio: deve essere presente almeno una ventola posteriore da 120 millimetri o due zone dedicate ai radiatori se disponete già  di un circuito a liquido per la Cpu.

Radeon-R9-295X2-01

La ventola tradizionale serve a raffreddare la placca di dissipazione in rame che è montata sopra ai circuiti di alimentazione e i dissipatori passivi che sormontano i chip di memoria. Come tutte le schede Radeon di fascia alta, anche questa è dotata di una placca posteriore che protegge i componenti a montaggio superficiale e aiuta a uniformare e dissipare il calore.
Le specifiche operative che analizzeremo tra poco determinano una serie di requisiti minimi anche per l’alimentatore di sistema. La scheda richiede l’utilizzo di due connettori Peg X8 su ciascuno dei quali l’alimentatore deve essere in grado di fornire picchi di corrente di 28A e nel complesso una corrente stabile pari a 50A.

Alla base del Radeon R9 295X2 troviamo l’architettura denominata Vesuvius, ovvero una configurazione Crossfire di due Gpu Hawaii XT.
Queste sono le stesse alla base dei prodotti Radeon R9 290X, cioè le schede grafiche top di gamma a singola Gpu che Amd ha presentato alla fine dello scorso 2013. Le caratteristiche tecniche della soluzione Vesuvius possono essere dedotte raddoppiando quelle delle Gpu che lo compongono. Fanno eccezione la frequenza operativa delle Gpu che è di 18 MHz superiore a quella delle R9 290X grazie all’impiego del sistema di raffreddamento a liquido e per il computo della memoria locale; sebbene quest’ultima sia effettivamente pari a 8 Gbyte, ricordiamo che nelle soluzioni multi Gpu, ciascuna zona di memoria associata a un processore grafico deve contenere una copia integrale dei dati disponibili anche alle altre Gpu e per questo motivo la memoria utile per contenere informazioni uniche è pari a 4 Gbyte anche sulla Radeon R9 295X2.
Michele Braga

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